Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Un siciliano per la prima volta nella storia

Redazione

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Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Un siciliano per la prima volta nella storia
Quorum raggiunto alla quarta votazione, Napolitano: "Sergio, uomo di assoluta lealtà e correttezza", FI vota scheda bianca, Sacconi Ncd si dimette

31 Gennaio 2015 - 13:00

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. I grandi elettori, così, convergono tutti sul nome proposto dal Premier Matteo Renzi e dal Pd. Nato a Palermo il 23 luglio del 1941 è figlio di Bernardo, politico democristiano, diverse volte ministro tra gli anni ’50 e ’60 e, fratello minore di Piersanti, ucciso nel 1980 dalla mafia, durante la sua presidenza alla Regione Sicilia. Sergio Mattarella da giovane fa parte della Gioventù Studentesca di Azione Cattolica e della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, ha insegnato anche Diritto parlamentare all’Università di Palermo.

Nel 1983 viene eletto alla Camera dei Deputati con la Democrazia Cristiana, rieletto alla Camera nel 1987, continua a collaborare politicamente con De Mita ed è nominato ministro dei Rapporti con il Parlamento, confermato anche l’anno dopo nel governo De Mita. Fu poi ministro dell’Istruzione con Giulio Andreotti, ma si dimette nel 1990, insieme ad altri ministri della DC, contro l’approvazione della contestata legge Mammì. Nel 1994 è tra i fondatori del Partito Popolare Italiano, con il quale viene eletto alla Camera, ma se ne staccò quando Rocco Buttiglione, alla segreteria del partito, si avvicinò al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in vista delle elezioni del 1996. Nel 2001 Mattarella viene rieletto in Parlamento con la Margherita e poi riconfermato nel 2006 con l’Ulivo. Nel 2008, dopo la caduta del governo Prodi, esce dal Parlamento, dal 2011 è giudice della Corte costituzionale, eletto dal Parlamento. Considerato un moderato, non è intervenuto molto spesso nelle discussioni di attualità e nelle polemiche intorno alla politica.

Nel 2015 dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, è di nuovo al centro delle discussioni dei politici per l’elezione del nuovo Presidente, è Matteo Renzi presidente del consiglio a proporre il suo nome all’assemblea dei grandi elettori del PD, che decide di votarlo all’unanimità nella quarta votazione del Presidente della Repubblica. Dunque da oggi Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica, con tutti i dubbi e le ombre della storia. Il Sindaco di Palermo ha rivolto un ringraziamento ed augurio di buon lavoro al neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con una lettera aperta: “Signor Presidente, a nome mio personale, della Giunta e dell’Amministrazione comunale e a nome di tutta la città di Palermo, delle palermitane e dei palermitani, desidero esprimere la gioia, l’orgoglio, l’emozione che ci ha dato la sua elezione alla più alta Carica dello Stato. Nell’augurare buon lavoro, desidero ringraziarLa per aver voluto mettere a servizio del Paese la Sua esperienza, la Sua competenza, la Sua severità e umanità, la Sua storia, in un momento tanto delicato. Il compito che La attende sarà difficile, ma la Sua elezione dona speranza all’Italia; speranza di sobrietà, speranza di poter ricucire lo strappo che, a troppi livelli, si registra fra i cittadini e le Istituzioni; speranza di poter uscire da un periodo buio di crisi morale che produce, accompagna ed aggrava la crisi economica, sociale, istituzionale. Da oggi, abbiamo tutti un motivo in più per impegnarci e per poter sperare di poter costruire un’Italia che da Roma a Palermo, da Sud a Nord, sia migliore, più giusta, più libera, più unita. Buon lavoro e grazie, Presidente. Arrivederci nella nostra, nella Sua Palermo”.

Anche Piero Grasso si è congratulato al telefono con il neo presidente: “Ne sono certo sarai un grande presidente” Le prime parole del Presidente Mattarella, sono invece rivolte ai cittadini italiani: “Grazie, il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E’ sufficiente questo” Il Papa: “Sia al servizio dell’unità” Matteo Renzi è stato uno dei primi a congratularsi: “Buon lavoro presidente Mattarella! Viva l’Italia” “Figura morale di grande rigore”, le prime parole della presidente della Camera Laura Boldrini.

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