Casino di Palermo: che fine ha fatto?

Redazione

Palermo

Casino di Palermo: che fine ha fatto?

16 Maggio 2018 - 22:58

Da quando il gioco online è stato liberalizzato e legalizzato da AAMS, in Italia si sono diffuse sempre più sale da gioco virtuali e guide di casino online che offrono a chi è appassionato del settore diversi tipi di svago e consigli. La diffusione dei casino virtuali però non ha mai spento la speranza di poter aprire dei casino reali soprattutto in Sicilia.

Infatti la proposta di aprire un Casino nell’isola è uno di quei progetti che pur rimanendo sempre chiuso nel cassetto ritorna ogni tanto di moda. A lungo si è parlato di un ritorno del Casino di Taormina ma il progetto del Casino di Palermo è relativamente nuovo anche se affonda le sue radici nel tempo.

Negli anni ‘40, infatti, il castello di Utveggio, un palazzo in stile Liberty di colore rosa che sovrasta il promontorio del Monte Pellegrino e di cui ancora oggi i palermitani possono godere, a seguito del boom economico del dopoguerra sarebbe dovuto diventare un casino a tutti gli effetti. Un progetto davvero ambizioso per la Palermo di quegli anni che avrebbe avuto la possibilità di avere un Casino ambientato all’interno di una costruzione unica nel suo genere, situata su quello che Goethe considerava il più bel promontorio del mondo e di cui anche la scrittrice Simonetta Agnello Hornby ha a lungo parlato nei suoi libri.

Purtroppo per motivi burocratici ed economici il progetto non andò in porto, il castello piano piano andò in declino e l’idea di costruire un casinò si spense con lui per molti anni. Ma nel 2014 si riaccende un barlume di speranza. È di quegli anni infatti un disegno di legge approvato dall’ Ars con 39 voti favorevoli e 12 contrari che prevedeva l’apertura di un Casino nella città di Palermo.

L’idea era infatti quella di promuovere ed incrementare il turismo sfruttando anche le migliaia di croceristi che ogni giorno arrivano in città realizzando una sala da gioco a Mondello che di fatti è la zona balneare e più turistica del territorio palermitano. Inoltre la proposta rientrava nel progetto di rilancio socio economico ed occupazionale della città che grazie al Casino avrebbe dato nuovi posti di lavoro e permesso agli investitori stranieri di valutare il capoluogo siciliano tra le possibilità di investimento all’estero.

Il disegno di legge non faceva una piega, fu inviato a Roma al parlamento nazionale ma da allora non si sa più che fine ha fatto. Il Casino a Palermo, ma nemmeno in altri luoghi dell’isola, non è mai stato aperto e di nuovi posti di lavoro nemmeno a parlarne. Il solito buco nell’acqua verrebbe da pensare, ma davvero un Casino sarebbe un investimento economico per la città?

Secondo i recenti dati di cronaca che riguardano gli incassi del Casino Campione , uno dei più famosi dei quattro casino italiani, non è tutto oro quello che luccica. Il casino infatti dopo aver affrontato diverse problematiche tra l’amministrazione interna e quella comunale si ritrova adesso a dover salvare 156 dipendenti dal licenziamento. Non solo, lo spettro del dissesto economico si aggira già da diverso tempo dato che gli incassi anche a causa delle recenti grosse vincite sono stati davvero pochi rispetto agli anni d’oro del casino. Un problema non indifferente se si pensa che stiamo parlando di quello che per anni e ancora adesso è definito il tempio del poker.

Di fronte a queste evidenze sembra quindi ormai obsoleto e inopportuno il tentativo da parte delle amministrazioni di voler aprire a tutti costi un Casino a Palermo. Non solo esso si ritroverebbe ad affrontare la fortissima concorrenza online ma dovrebbe fare i conti con le grandi sale da gioco oltre oceano come Macao e Las Vegas che ogni anno attirano migliaia di giocatori provenienti da tutto il mondo. Il tempo forse è quasi scaduto ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.

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