“Il fatto non sussiste”, assolta la monrealese Patrizia Monterosso. Era accusata di peculato

Redazione

Palermo

“Il fatto non sussiste”, assolta la monrealese Patrizia Monterosso. Era accusata di peculato

02 Febbraio 2018 - 19:54

E’ stata assolta perchè “il fatto non sussiste”. Il gup Fabrizio Molinari ha assolto la monrealese Patrizia Monterosso, ex segretario generale della Regione siciliana e attuale direttore della Fondazione Federico II, accusata assieme ad Anna Rosa Corsello, ex dirigente regionale, del mega peculato da 11 milioni di euro legato agli extra-budget della Formazione professionale. Monterosso ha scelto il rito abbreviato mentre Corsello ha scelto l’ordinario.

“L’assoluzione di Patrizia Monterosso non mi sorprende, ho creduto sempre nella sua innocenza – ha detto l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta – Adesso si chieda scusa a Patrizia Monterosso – aggiunge Crocetta – e adesso ci chiedano scusa tutti coloro che hanno utilizzato l’indagine nei suoi confronti per uccidere l’immagine di una che ha fatto solo il proprio dovere e per demolire l’immagine di un governo, il governo Crocetta, che si è caratterizzato per un’azione di legalità senza precedenti”.

Per Patrizia Monterosso, che era assistita dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano, la Procura (Luca Battinieri il pm dell’accusa) aveva chiesto la condanna a quattro anni. Gli avvocati avevano presentato nelle scorse udienze un parere dell’Avvocatura dello Stato che consiglia alla Regione di non costituirsi parte civile al processo perché “gli atti del segretario regionale sono legittimi”. Proprio per questo Patrizia Monterosso ha deciso di farsi processare con gli elementi fin qui raccolti dai pm. La vicenda del processo è quella delle somme concesse agli enti di formazione in aggiunta alle cifre previste inizialmente dal Piano dell’offerta formativa regionale. Integrazioni che per la Corte dei conti erano illegittime.

Fu il nucleo di polizia tributaria della finanza a scoprirlo. Il segretario generale della Regione, per l’accusa, sarebbe stata il concorrente morale del peculato milionario commesso materialmente da Corsello, ex dirigente del dipartimento della Formazione. “E’ finita una prova umana – dicono gli avvocati Mangano e Caleca – dolorosissima che ha segnato pesantemente anche le prospettive professionali e di vita della Monterosso”.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’attuale presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè: “Patrizia Monterosso, da me nominata direttrice della Fondazione Federico II – scrive su Facebook – è stata assolta perché il fatto non sussiste. Se adesso qualcuno volesse chiedere scusa, non mi offenderei”.

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