Mafia, processo “Brasca”, 160 anni di carcere a boss e gregari

Redazione

Palermo

Mafia, processo “Brasca”, 160 anni di carcere a boss e gregari

10 Gennaio 2018 - 09:15

Ventuno imputati e 160 anni di carcere inflitti nel processo denominato “Brasca”. La condanna arriva con il rito abbreviato Il giudice Maria Cristina Sala, ha accolto la richiesta del pm Sergio Demontis. Il processo riguardava boss e gregari della cosca di Santa Maria di Gesù, una delle più radicate sul territorio di Palermo. Il 16 marzo del 2016 gli investigatori smantellarono con un’operazione dei carabinieri di Monreale (leggi qui) i clan mafiosi della provincia, in particolare di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e San Giuseppe Jato, ricostruendo l’organigramma dei clan, i nuovi vertici e i rapporti con i boss dei mandamenti vicini. L’inchiesta aveva svelato anche numerosi episodi di estorsione, intimidazioni e danneggiamenti.

Pene molto elevate sono state inflitte a coloro che vengono ritenuti i capi della organizzazione, in particolare Antonino Pipitone, che ha avuto, con il meccanismo della continuazione, 17 anni e 6 mesi. Santi Pullarà, figlio del capomafia Giovan Battista, 10 anni e 8 mesi; Antonino Gioacchino Capizzi e Salvatore Maria Capizzi hanno avuto rispettivamente 11 anni e 4 mesi e 10 anni e 8 mesi di carcere.

Le altre condanne riguardano Antonio Adelfio, che ha avuto 12 anni; Vincenzo Adelfio, 14; Salvatore Di Blasi, 11 anni e 2 mesi; Stefano Di Blasi 4 anni; Francesco e Gaetano Di Marco 11 anni e due mesi a testa; Andrea Di Matteo 6 anni; Fabrizio Gambino 10 anni 8 mesi; Alfredo Giordano, 6 anni e 8 mesi; Giovanni Battista Inchiappa sei anni; Giovanni Messina 11 anni e sei mesi; Gregorio Ribaudo 10 anni e 8 mesi; Mario Taormina 11 anni e due mesi; Giovanni Tusa 10 anni e 8 mesi; Gaspare La Mantia due anni; Giovanni Piacente un anno e sei mesi; Antonino Carletto 4 anni.

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