Capizzi/Quadrante, nuove prove di dialogo. Ma il Pd rifiuta e va avanti

Redazione

Cronaca

Capizzi/Quadrante, nuove prove di dialogo. Ma il Pd rifiuta e va avanti

05 Gennaio 2018 - 18:05

“Pronto, sono Piero”. La telefonata tra il sindaco di Monreale Piero Capizzi e il segretario comunale del Pd Manuela Quadrante c’è stata. Di nuovo. Cosa si siano detti di preciso rimane un segreto. Ed è anche giusto così. Ma fonti vicine ai due raccontano di un nuovo tentativo di mediazione, di riavvicinarsi. Insomma di un patto di non belligeranza. Per quanto? Durata breve, anzi brevissima. Sino alle prossime elezioni nazionali previste per il 4 marzo. Della serie, “vediamo come finiscono così poi decido”.

Sembra questo il succo della proposta fatta da Piero Capizzi a Manuela Quadrante e al Pd. Insomma una richiesta di non “farsi la guerra” da oggi e per due mesi in attesa di capire cosa accadrà nello scenario nazionale e, in piccolo, anche in quello locale. Ma Piero Capizzi si trascina il pesante fardello di essere stato eletto con una corrente di centro-sinistra. E i voti del Partito Democratico, ai tempi, furono decisivi per consentirgli di sedere in Sala Rossa al Palazzo di Città. Per questo un suo eventuale passaggio al centro-destra non sarebbe visto di buon occhio. L’etichetta che Piero ha con sè non si nasconde di certo facilmente. E comunque Capizzi non pare aver trovato all’interno della coalizione di centro-destra un’accoglienza facile e immediata. Insomma, un suo passaggio “dall’altro lato” non è così scontato e facile come molti gli avevano fatto pensare. Non sembra lui l’uomo favorito per la corsa alle prossime amministrative proprio nel fronte centro-destra che potrebbe, invece, puntare su un nome nuovo, anzi nuovissimo, oppure far ritentare la sorte a chi non è riuscito a vincere la scorsa volta.

Il Partito Democratico di Monreale, però, ha le idee chiare: confermato il ritiro dei due assessori, ha rifiutato la proposta di Capizzi. Insomma, i consiglieri sceglieranno e valuteranno di volta in volta come agire in consiglio comunale. La “guerra” non ci sarà. E quindi nemmeno un eventuale passaggio all’opposizione. A meno che Capizzi non dichiari il passaggio a destra di sua spontanea volontà. Ma fino ad allora, il Pd sarà un po’ l’ago della bilancia. E Capizzi, volente o nolente, ne dovrà tenere conto.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it