Bellolampo piena, emergenza rifiuti entro un mese anche a Monreale

Redazione

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Bellolampo piena, emergenza rifiuti entro un mese anche a Monreale

03 Gennaio 2018 - 14:02

“Dopo trenta giorni di attività del governo credo di poter dire che la situazione della gestione dei rifiuti in Sicilia è assai grave. Parlare di emergenza di fronte ad un problema che si trascina da vent’anni è fare un torto alla lingua italiana. Preferisco usare un ossimoro, un’emergenza strutturata”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, incontrando i giornalisti in una conferenza stampa sul tema dei rifiuti in Sicilia. “Bellolampo è l’emergenza più grave; tra un mese se nulla cambia la Sicilia occidentale (tra i comuni coinvolti, anche Monreale, ndr) non avrà più dove scaricare i rifiuti. Bellolampo è una discarica pubblica attivata nel 2013 dal commissario per l’emergenza Marco Lupo. La sesta vasca è colma – ha aggiunto – bisogna intervenire per trovare spazio o attivare la vasca settima ma per farlo secondo i tecnici servono sette mesi. Questa situazione non può essere risolta con strumenti ordinari”.

“Domani chiederò al presidente del Consiglio Gentiloni la dichiarazione di emergenza ambientale limitatamente alla discarica palermitana di Bellolampo e ai comuni che conferiscono nel sito. Ho bisogno di poteri speciali”, annuncia Musumeci, affermando che la competenza sui rifiuti in Sicilia deve andare alle ex Province, oggi enti di area vasta. Per il governatore è necessario riformare la legge 9 del 2010, che istituisce le società di regolamentazione del servizio di gestione della raccolta dei rifiuti: “Questa legge va fatta entro la primavera – ha detto – e la giunta sta predisponendo un suo ddl”. Per Musumeci occorre “un nuovo piano dei rifiuti, potenziare la differenziata, trovare soluzioni per i debiti degli Ato e incentivi alle imprese che utilizzano materiali riciclati: questo si può fare con poteri ordinari; ho trovato un dipartimento spopolato”.

“Da vent’anni – ha aggiunto – la politica siciliana prova a risolvere il problema dei rifiuti invocando lo stato di emergenza”. Citando i predecessori degli ultimi 20 anni da “Capodicasa a Crocetta, passando per Cuffaro e Lombardo, è mai possibile che si siano invocati poteri speciali senza che si sia risolto il problema? Chi doveva fare la sua parte non l’ha fatto ed è inutile invocare la vicenda degli Ato e delle Srr”.

(Fonte e foto gds.it)

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