Capizzi, due settimane per completare la Giunta: due nodi da sciogliere

Redazione

Cronaca

Capizzi, due settimane per completare la Giunta: due nodi da sciogliere

02 Gennaio 2018 - 13:45

Due settimane, forse fino a fine mese. La nuova Giunta targata Piero Capizzi dovrebbe così assumere la nuova (ed ennesima) fisionomia. Due le caselle che vanno riempite: quella di Nadia Battaglia e quella di Filippo Madonia. Rosario Li Causi dovrebbe rimanere al proprio posto. Nessun accordo con il Partito Democratico. Né Capizzi, né il nuovo segretario Manuela Quadrante, infatti, si smuoveranno dalle proprie posizioni. E comunque la sensazione è che ormai i rapporti si siano rotti definitivamente. Due gli scenari che si prospettano. Il primo è che Capizzi potrebbe tenere le deleghe per ora sospese. Di fatto impantanando la macchina amministrativa. Il sindaco, infatti, potrebbe decidere di non portare più alcun atto al consiglio comunale, vista la mancanza dei numeri. Il secondo è la scelta di nomi “alternativi”, magari in quella sezione che fino ad oggi è stata solo all’opposizione. Nomi? Pochissimi, quasi nessuno. Da Giovanni Vaglica a Giuseppe Romanotto, passando anche per Giuseppe Guzzo e Antonella Giuliano. Ma la sensazione che trapela è che siano nomi fatto tanto per smuovere qualcosa piuttosto che certezze. Il ruolo fondamentale è però, relegato a Palermo. In vista delle prossime elezioni nazionali e delle probabili elezioni provinciali. Insomma Capizzi dovrebbe rispettare alcune richieste che arrivano dal capoluogo. Le nuove elezioni amministrative sono ormai dietro l’angolo e a giugno si entrerà ufficialmente in campagna elettorale. Capizzi quindi deve cercare di compattare l’ambiente e tentare il bis mai riuscito a nessuno nella storia di Monreale. Oggi, però, i numeri non gli danno conforto. Ma dall’altro lato, non ci sono alternative forti in grado di sbaragliare la concorrenza. E’ tutto ancora poco definito e sembra che si navighi a vista. Capitolo presidente del consiglio: Giuseppe Di Verde rimarrà al suo posto. Il motivo? Il patrimonio di 800 voti conquistati alle scorse elezioni e il sì espresso da 21 consiglieri . La richiesta di alcuni esponenti del Pd di rimuoverlo, insomma, rimarrà campata in aria.

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Un commento a “Capizzi, due settimane per completare la Giunta: due nodi da sciogliere”

  1. Giuseppe Romanotto ha detto:

    Gentile direttore,
    smentisco categoricamente quello che lei ha scritto in questo articolo riguardo la mia persona.

    Consigliere Giuseppe Romanotto

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