Capizzi-Pd, ora è crisi vera, presto l’azzeramento della Giunta. Si svolta a destra?

Raimondo Burgio

Cronaca

Capizzi-Pd, ora è crisi vera, presto l’azzeramento della Giunta. Si svolta a destra?

22 Dicembre 2017 - 21:07

Qualcuno stasera esordirà parlando delle esternazioni del sindaco Piero Capizzi in merito alla questione della alleanza con il Partito Democratico. In origine c’era un accordo preciso grazie al quale si era pervenuti ad un ampio consenso che ha consentito al primo cittadino di interpretare questo ruolo, ma appoggiato da una segreteria retta da Toti Zuccaro. Noi iniziamo invece scegliendo di raccontarvi la posizione della nuova segreteria di un rinnovato Pd. Il segretario Manuela Quadrante non ha tentennamenti e ha deciso di seguire la sintesi venuta fuori dal dibattito del nuovo direttivo del partito, pertanto risponde al sindaco di non poter appoggiare l’uomo che ha scelto di aprire ad “altre intese” smentendo il progetto primigenio stabilito con tutta la sinistra democratica.

“Il nuovo direttivo – riprende la Quadrante – esprime in modo unanime un pensiero ben preciso che non è contro l’amministrazione, ma contro i problemi risolti in modo approssimativo, permettendo che sul comune penda la spada di Damocle del dissesto. Piero Capizzi oggi ha fatto intendere che a sua avviso il Pd non è chiaro, che tergiversando non prende posizioni e parla di persone piuttosto che di argomenti politici”.

Di altro parere i maggiori esponenti del partito democratico, che ricordano al sindaco di aver esplicitamente sottolineato nel loro documento quanto fosse prioritaria la coerenza e la garanzia del mantenimento degli accordi per il bene della città, ma esprimendo una compagine di giunta diversa perché ormai scevri di personaggi che probabilmente hanno solo approfittato delle cariche politiche e che avevano usato un partito per un tornaconto personale. Infatti questi stessi oggi appoggeranno il nuovo corso di Piero Capizzi e probabilmente si presenteranno alla prossima tornata elettorale con Zuccaro candidato sindaco e Capizzi nel ruolo di vice. Capizzi dichiara con veemenza, con piccole cadute di stile e con colorite metafore di non essere un distributore automatico di prebende assessoriali, stanco delle vicissitudini interne del Pd, ma scorda i rimproveri del 6 novembre a lui inviati dal candidato regionale Zuccaro.

Da una parte dunque il sindaco sceglie il centro-destra per raccogliere nuovo consenso nonostante avesse dichiarato nel congresso del Pd di avere questo come “interlocutore privilegiato” e dunque pensiamo che l’unico diktat sia quello dei suoi alleati alternativi che godono del basso profilo delineato dalla Giunta.

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