Pioppo, dopo gli incendi il rischio dissesti. Gli esperti: “Non sottovalutare il pericolo”

Redazione

Cronaca

Pioppo, dopo gli incendi il rischio dissesti. Gli esperti: “Non sottovalutare il pericolo”

12 Agosto 2017 - 13:07

Gli incendi dei giorni scorsi hanno distrutto parte del territorio di Pioppo. Dal bosco secolare Scalia a Casaboli (persi quasi 900 ettari su 1.100), si aprono scenari inquietanti che gli stessi esperti invitano a non sottovalutare: il rischio di dissesto idrogeologico. L’Italia intera è un paese fortemente a rischio idrogeologico. Anche la zona del monrealese viene indicata come una di quelle maggiormente pericolosa. Con gli incendi, però, questo rischio aumenta. La mancanza di alberi, e quindi sia di radici che trattengono l’acqua che di terreno che possa assorbirla, favorisce lo “scivolamento” di quest’acqua verso il basso che trascina con sé resti di tronchi bruciati, detriti e fango, trasformandosi in un torrente molto pericoloso. Via Valle Tajo, dunque, diventa una delle vie da tenere maggiormente sott’occhio alle prime vere piogge. Potrebbe, infatti, trasformarsi in un canalone che raccoglie fango e detriti conducendoli fino alla frazione. Al momento le soluzioni sono davvero pochissime. Il primo passo che potrebbe compiere l’amministrazione comunale di Monreale è quello di dichiarare lo stato di calamità. Una decisione che spetta al sindaco Piero Capizzi. Poi bisognerebbe pensare alla riqualificazione delle zone bruciate (ma almeno devono trascorrere cinque anni) ed iniziare degli interventi di manutenzione. Perché l’estate volge al termine e le piogge, prima o poi, cominceranno.

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