Una storia finita bene, ma che ha tenuto in ansia per svariate ore il personale della Casa del Sorriso, una madre e la Polizia Municipale. L’allarme è scattato ieri intron o alle 13, dalla Casa del Sorrino. Marco (un nome di fantasia), dieci anni, apre la porta e fugge. Sparisce senza lasciare traccia. Alla Casa del Sorriso scatta il panico. Viene avvisata la madre. Che si precipita per le vie di Monreale alla ricerca del bambino. E anche la Polizia Municipale viene avvisata. Una pattuglia dei vigili lo avvista, ma il bambino scappa e si perde tra i vicoli. Ci vogliono altre ore per ritrovarlo. La Polizia Municipale lo scorge in via Biagio Giordano. Il bambino si nasconde sotto una macchina. Stringe un pallone tra le mani. Il suo pallone compagno di giochi alla Casa del Sorriso. Un agente parla con Marco per tanto tempo. Lo convince che quel gesto non era la cosa giusta da fare. E che doveva rientrare alla Casa del Sorriso. Sarà proprio l’agente a bordo della pattuglia e con le sirene accese (come aveva chiesto Marco) a riportarlo alla Casa del Sorriso e a chiudere in fretta un momento di ansia e paura. La Polizia Municipale ha mostrato, ancora una volta, un grande senso di responsabilità, ma soprattutto il suo lato umano.

Sull’episodio interviene alla Polizia Municale Nicola Taibi: “Una storia bella, che ci dimostra l’importanza della Polizia Municipale per la nostra cittadina. Ringrazio gli agenti che hanno dimostrato grande professionalità e senso del dovere. Sono queste storie che ci spingono ogni giorno a fare meglio e di più. Nonostante i tanti sacrifici”