Tre anni di amministrazione di Piero Capizzi: quest’anno scegliamo di non dare voti

Redazione

Cronaca

Tre anni di amministrazione di Piero Capizzi: quest’anno scegliamo di non dare voti

09 Giugno 2017 - 12:09

Tre anni fa iniziava l’avventura per il nuovo sindaco Piero Capizzi. Questo, il terzo, è stato forse il più complesso dal punto di vista politico. Il Primo Cittadino, infatti, si è dovuto barcamenare tra i dissidi interni del Partito Democratico e quelli, un po’ diciamo a cascata, all’interno di Alternativa Civica. Quest’anno, la nostra redazione sceglie di non dare i consueti voti. Questo perché sarebbe impossibile darli ai tre nuovi assessori, Nadia Battaglia, Rosario Li Causi e Filippo Madonia. E quelli ai precedenti, Nadia Granà esclusa, unica confermata, hanno avuto poco tempo per lavorare: ci riferiamo a Giuseppe Magnolia e Toti Zuccaro. Dei “vecchi” assessori sono rimasti Giuseppe Cangemi, fido scudiero di Capizzi e vicesindaco, e Nicola Taibi, oltre che Santo D’Alcamo, subentrato a ottobre dello scorso anno, il più duraturo dell’ultima cordata.

Per Capizzi è stato un anno di transizione. La spada di Damocle del Piano di Riequilibrio pende pericolosamente sulla sua testa. E anche se un’eventuale dichiarazione di dissesto sul comune non avrebbe effetti sulla sua amministrazione, è chiaro che questa situazione potrebbe essere un punto determinante per la sua riconferma fra due anni. Ma la sensazione è che ancora Capizzi viaggi con il freno a mano tirato su molte cose, dalla questione scuole, a quella dei lavori pubblici. Per non parlare del problema legato alle strade e all’illuminazione della Circonvallazione, al buio da oltre tre anni. L’Unesco ormai è reale, ma bisogna incentivare questo riconoscimento puntando forte sul turismo. Dove c’è molto da fare.
Cangemi è il solito lavoratore instancabile: adesso la sensazione è che abbia la situazione sotto controllo. La differenziata è anche una sua scommessa. E fa bene a tenere duro: non si deve tornare indietro. Ma dovrebbe adottare il pugno di ferro contro gli sporcaccioni.

D’Alcamo si è calato benissimo nel ruolo di assessore. Il suo obiettivo? Risolvere i problemi nella maniera più rapida possibile. Quando c’è stato bisogno ha sempre dimostrato di conoscere bene la macchina amministrativa. Taibi è l’assessore che lavora sempre nell’ombra, senza la luce dei riflettori. Ma non sbaglia un colpo. Nelle sue mani la Polizia Municipale, un settore delicatissimo e complesso. Sta lavorando sotto traccia per sistemare varie cose: tra queste la segnaletica stradale. La Protezione Civile adesso è una vera eccellenza del Comune.

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Un commento a “Tre anni di amministrazione di Piero Capizzi: quest’anno scegliamo di non dare voti”

  1. pierocassara ha detto:

    meglio fare il terrorista non voto

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