Da Palermo a Roma la protesta dei precari dei Vigili del Fuoco

Redazione

Palermo

Da Palermo a Roma la protesta dei precari dei Vigili del Fuoco

15 Febbraio 2017 - 14:15

Arrivano da Palermo, Bari, Roma, Genova e da tante altre città italiane. Sono i precari dei Vigili del Fuoco che stanno partecipando in queste ore all’evento a “scacchiera” organizzato dall’Unione sindacale di base dei Vigili del Fuoco con il coinvolgimento di numerose provincie capoluogo di regione, sparsi su tutto il territorio nazionale, in cui si sta dando seguito a presidi e manifestazioni con corteo a seguito.

La Sicilia ha incontrato la Calabria da qualche ora e sta proseguendo con il corteo per le vie di Villa S. Giovanni con la considerevole e consistente adesione di personale vigile del fuoco, sia permanente che discontinuo (precario). L’evento è indirizzato a sensibilizzare il Governo a dare seguito al processo di stabilizzazione voluto da Usb, condiviso dai componenti tutti della Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, meglio conosciuta con il nome di “Risoluzione Fiano” e sostanzialmente dei suoi stessi contenuti.

Il Governo viene impegnato ad elaborare le soluzioni per l’assorbimento del precariato attraverso mirati percorsi da perseguire e già individuati dalla stessa Risoluzione Fiano. Altro argomento di spessore nazionale è il rinnovo dei contratti per la parte economica in cui risultano abbondantemente insufficienti le somme individuate dal Ministero Funzione Pubblica per il triennio in corso.

Critiche al Governo sono state fatte dall’Usb “per aver regalato 20 miliardi per consolidare il sistema bancario privato e salvarne una dal fallimento, mentre i cittadini e i precari sono in piazza a fare la questua. Anche per questo – è scritto nel volantino – i Vigili del Fuoco non smetteranno mai di stare in piazza a protestare, soprattutto quelli ‘precari’ che aspirano a essere finalmente assunti dopo anni e anni di sfruttamento ‘a convenienza’, solo quando fa comodo al Governo”.

“Abbiamo ampiamente rappresentato – spiegano dal sindacato – la necessità di rimpinguare le tabelle dei dipendenti del Pubblico Impiego al pari della perdita del potere d’acquisto e a far data dal lontano 2009 e ampiamente condiviso anche dalle diverse associazioni dei consumatori. Stiamo sollevando argomenti di spessore nazionale e continueremo nella nostra azione sindacale con l’intento di sensibilizzare il Governo ad istituire un Tavolo in cui convergere con la rappresentanza sindacale Usb, maggiormente rappresentativa nel settore del Pubblico Impiego, al fine di trovare condivise soluzioni per la categoria qui rappresentata; soluzioni necessarie a dare stabilità a tutte quelle Famiglie in uno stato di precariato ed in parallelo, soluzioni – concludono – finalizzati ad azzerare le differenze retributive rispetto ai prezzi al consumo”.

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