In occasione della memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, ieri sera in Cattedrale è stata celebrata la veglia di preghiera presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Corrado Lorefice, per le vittime della tratta, durante la quale sono emerse dati spesso non molto divulgati, tipo: 168 milioni di bambini che lavorano, 85 milioni sono impiegati in lavori pericolosi, 20 milioni di bambini sono impiegati nelle fabbriche, 2 milioni i bambini sfruttati nella prostituzione nel mercato globalizzato del commercio sessuale.

La veglia è stata alternata da momenti di forte preghiera e testimonianze riportate da alcuni lettori, testimonianze di un bambino che lavora in fabbrica e per un suo “errore” viene picchiato, una bambina indiana venduta per 400 dollari dal padre perché “inutile” nei campi, una ragazzina di appena 18 anni nigeriana costretta a prostituirsi, e per affrontare il suo sporco lavoro beve alcol prima e dopo essere stata con diversi “uomini”, se così si possono definire. Nel mondo sono molte le congregazioni religiose e le Organizzazioni Ecclesiali come la Caritas che offrono case protette per bambini, bambine e adolescenti vittime della tratta, offrendo assistenza psicologica, educativa e sanitaria.

Forte anche l’appello del Santo Padre Francesco ieri all’Udienza Generale nell’Aula Paolo VI: “Oggi si celebra la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, quest’anno dedicata in particolare a bambini e adolescenti. Incoraggio tutti coloro che in vari modi aiutano i minori schiavizzati e abusati a liberarsi da tale oppressione. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Occorre fare ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile”. La voce del Papa anche sui social in un tweet: “Ascoltiamo il grido di tanti bambini schiavizzati. Nessuno resti indifferente al loro dolore”.