Di fronte alle difficoltà della vita, come la perdita del posto di lavoro, tre giovani donne quarantenni, diplomate e laureate, si sono rimboccate le maniche ed invece di piangersi addosso stanno cercando di dare una svolta al loro futuro.

Sono Daisy Fiorani, Nanzy Tasca e Annalisa Manconi, impegnate da anni presso Enti di Formazione, che alla fine del periodo di disoccupazione e sospensione dal lavoro, stante anche la mancanza di prospettive future in questo campo, hanno deciso di mettere insieme le loro ambizioni ed aspirazioni, coltivate, sognate, ma mai realizzate, ed armatesi materialmente di “pala e picu”, con forte entusiasmo, si sono lanciate in questa nuova avventura.

E’ nata così l’associazione di promozione Sociale “Colture” che si occupa di biologico e sociale (www.colture.org). Hanno trovato alle porte di Palermo, in via Funnuta, accanto al Baglio Callozzi, all’altezza del Forum, un appezzamento di terreno. Lo hanno decespugliato, pulito dalle erbacce e dai canneti che da anni crescevano incolti, lo hanno arato, livellato e suddiviso in piccoli lotti da 50 e 100 metri quadrati. Di questi già una decina sono stati concssi ad utenti che vogliono sperimentare e coltivare il oro piccolo orto sociale ma solamente con un’attenzione particolare al biologico bandendo ogni sorta di concime chimico.

Ma il loro impegno non si ferma qui. Una parte del terreno servirà a creare un orto didattico, rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari affinchè possano attivarsi nell’agricoltura e sperano di coinvolgere anche le varie Associazioni di disabili per consentire ai soggetti un approccio diverso e diretto con la natura.

Ogni giorno, Daisy, Nazy e Annalisa, con qualsiasi tempo, indossati gli abiti di lavoro e fornite di attrezzi, si recano sul campo svolgendo tutti i lavori necessari all’incombenza stupendo e meravigliando, per quello che hanno realizzato e che realizzano, la cosiddetta classe maschile. I progetti che frullano nelle loro teste sono tanti e soprattutto è tanta la voglia di fare. Per questo meritano il rispetto e l’incoraggiamento di tutti.