Il progetto dedicato al Capitano Basile consegnato al generale Riccardo Galletta

Redazione

Cronaca

Il progetto dedicato al Capitano Basile consegnato al generale Riccardo Galletta

14 Gennaio 2017 - 13:04

Ricordare i nostri eroi, le persone che hanno perso la loro vita e si sono sacrificate per la Patria. Questo l’obiettivo del progetto formativo “Uno di noi”, dedicato al capitano dei Carabinieri in servizio a Monreale Emanuele Basile, voluto e organizzato dal Parlamento della Legalità del presidente Nicolò Mannino e del suo vice Salvatore Sardisco.

Il progetto è stato consegnato al Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Riccardo Galletta, insieme ad una lettera scritta appositamente da Papa Francesco. Un progetto, com’è nello stile del Parlamento della Legalità, che ha fatto fare sinergia a varie istituzioni, il mondo della scuola in primis. E le scuole hanno apprezzato. Perché come ha detto un’insegnante, “solo attraverso la memoria si possono conoscere i valori fondamentali dell’esistere. Solo non dimenticando i loro volti, i loro sorrisi, la loro voglia di vivere, i loro sogni potremmo farli rivivere dentro di noi e trasformarli in azioni quotidiane tese al rispetto, alla solidarietà, all’amicizia e all’amore. Sono angeli che rendono la nostra vita ricca di luce, i nostri silenzi ricchi di parole, che ci aiutano ad affrontare situazioni difficili con coraggio”.

La consegna del Progetto è avvenuta presso l’Aula consiliare del comune di Palermo, a Palazzo delle Aquile. Erano presenti, tra gli altri, il generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano e sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa Domenico Rossi e il generale di divisione dell’esercito regionale Sicilia Alessandro Veltri. “Ai giovani dico di soffermarsi a guardare fotografie, monumenti e cippi marmorei che ricordano attimi, persone e di fermare il tempo e la nostra anima anche solo per un attimo – dice Mannino – Oggi l’universo giovanile rappresenta il futuro della società. Fondamentale è però il sostegno del mondo adulto. Continuiamo a rievocare, per non dimenticare, continuiamo a studiare perché attraverso la cultura potremmo diventare uomini e donne che scrivono pagine di storia e di Vita in un’Italia che corre ma non scappa dai problemi della quotidianità”.

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