La neve a San Martino: “Noi bloccati per tre giorni”

Redazione

Cronaca

La neve a San Martino: “Noi bloccati per tre giorni”

11 Gennaio 2017 - 17:22

Le tracce di neve ci sono ancora. Perché a San Martino di fiocchi, nei giorni scorsi, ne sono caduti davvero tanti. Oggi, ad emergenza finita e dopo la nostra chiacchierata con l’assessore Nicola Taibi, raccontiamo come hanno vissuto un centinaio di famiglie la due giorni bianca che li ha praticamente sigillati a casa, in vicolo SM. Anche qui, i residenti, con Stefano Terzo a fare da portavoce, si scagliano contro l’amministrazione, rea di averli lasciati da soli.

“Eravamo informati dell’emergenza neve anche attraverso gli organi di stampa – racconta Terzo – E ci siamo preparati ad affrontare questa emergenza gelo acquistando viveri e medicinali”. Ed n effetti di neve ne è caduta. Ed anche parecchio. La notte del 5 gennaio San Martino è stata coperta da un manto bianco. “Il picco – come era stato previsto – si è avuto il giorno dell’Epifania. La neve ci ha praticamente sigillato in casa. A complicare le cose la gelata della notte tra sabato e domenica”. Vicolo SM in pratica è diventato una vera e propria pista da sci.

“Qui – spiega Terzo – era impossibile salire a casa anche con le catene montate. La strada è troppo in pendenza”. Decine le chiamate alla Protezione Civile senza ottenere risposta. Ma, come spiegava Taibi, era impossibile far fronte a tutte le emergenza in un territorio così vasto come quello di Monreale. “Siamo consapevoli che la Protezione Civile ha fatto quello che poteva – spiega Terzo – e siamo d’accordo con Taibi quando dice che tutti devono imparare a fare squadra. Chiediamo solo al Comune di darci gli strumenti necessari per farlo”. Da qui dunque la richiesta di fornire ai residenti della zona il sale da spargere durante l’emergenza neve.

“Dopo tre giorni di stare tappati in casa – racconta Terzo – ci siamo avventurati lungo la strada e l’abbiamo liberata dalla neve e dal ghiaccio con estrema difficoltà. Chiediamo al Comune di non dimenticarsi di noi, che abitiamo in una frazione montana e che siamo i cittadini più a rischio del comprensorio monrealese. C’è il dibattito continuo sulla nostra strada: privata, vicinale, del comune. A noi non importa. Paghiamo le tasse, come tutti e non vogliamo essere considerati cittadini di serie B. Da parte nostra, e questo lo diciamo sia al sindaco Piero Capizzi che all’assessore Nicola Taibi, faremo il possibile per collaborare. Non rimarremo di certo, con le mani in mano”.

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

San Martino, prigionieri in casa

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San Martino, prigionieri in casa

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