Spirito natalizio cercasi: a Monreale nemmeno l’albero

Giorgio Vaiana

Cronaca

Spirito natalizio cercasi: a Monreale nemmeno l’albero

12 Dicembre 2016 - 17:11

Sono appena tornato da un viaggio al Nord Italia. Bolzano e Trento le mie tappe. Sono rimasto affascinato da questi luoghi che non conoscevo. Paesaggi incantati, i Mercatini di Natale, l’accoglienza e il rispetto dei turisti. Pensavo, tra un pezzo di speck, un canederlo o un brulè di mele, a Monreale. Pensavo a quanto siamo stupidi. A quanto ignoriamo le potenzialità del nostro territorio. Perché Bolzano e Trento sono piccole cittadine, se paragonate a Milano, Palermo o Roma. Grandi quanto Monreale o poco più. Eppure offrono ai turisti, in un periodo limitatissimo, più di quanto noi riusciamo a dare in tutto l’anno. I Mercatini di Natale sono una bellissima invenzione. Talmente bella che può essere replicata da chiunque. Perfino da noi. Certo, occorrono persone in grado di immaginare e pensare un mercatino, eppure si può copiare. Perché si copia sempre dai più bravi. Casette di legno, profumo di zucchero filato, artigiani che vendono prodotti di un certo pregio, non di certo le bancarelle con prodotti di infimo livello. I nostri prodotti di eccellenza. Io me lo sono immaginato così. Disseminato tra le due piazze principali, adornate a festa, piene di luci, due grandi alberi di Natale. Tante persone, bambini festanti. E poi musica, concerti, spettacoli. Ah già, non ci sono soldi. Così sono tornato alla realtà.

Non ci sono soldi. Ogni volta tutto si ferma davanti a questa frase: non ci sono soldi. Io, per carità, non posso far altro che credere a questa cosa. Che servono i soldi per fare delle cose. Ma non si può tutto ridurre ad un concetto così semplice. Bisogna osare, crederci. Investire. Su Monreale e sui monrealesi. Un Mercatino sarebbe un grande volano per lo sviluppo del territorio in questo periodo dell’anno. Certo, gli esperimenti del passato non sono esempi da seguire. Ma tutto è fatto per essere migliorato. Occorrono le persone giuste. Quelle valide.  Ed è triste sapere che anche quest’anno l’illuminazione è stata fatta grazie ai commercianti e dell’albero ad oggi, nessuna traccia. Lo faranno gli studenti del liceo artistico domani, dice l’assessore Toti Zuccaro. E io gli credo. Mentre immagino una trentina di casette in legno tra piazza Guglielmo e piazza Vittorio Emanuele piene di gente. E che poi il problema, sarebbe far chiudere le piazze al traffico…

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