11 settembre, quindici anni fa l’attacco al cuore dell’America

Redazione

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11 settembre, quindici anni fa l’attacco al cuore dell’America
L'attacco cambiò per sempre il mondo. Gli Usa si scoprirono vulnerabili. Sono tante le cerimonie previste oggi per ricordare le vittime. Obama su Trump: "Non seguiamo chi vuole dividerci"

11 Settembre 2016 - 09:54

Sono passati 15 anni dal giorno dell’attacco alle Torri Gemelle, e l’America si ferma per ricordare le 2.752 vittime. Barack Obama e Michelle Obama saranno presenti al Pentagono, mentre nell’area di Ground Zero a Manhattan, dove una sorgevano le Twin Towers e dove oggi si trovano il nuovo modernissimo World Trade Center e il Memorial dell’11 settembre, ci saranno i due contendenti alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, che per un giorno sospenderanno gli impegni ufficiali di campagna elettorale.

Ma a farsi sentire questa volta c’è anche Al Qaida. “La priorità deve essere il jihad contro l’America. Bisogna esportare la guerra santa e colpire gli Stati Uniti e i loro alleati. Fino a quando i vostri crimini continueranno, gli eventi come l’11 settembre dovrebbero ripetersi migliaia di volte, così è la volontà di Allah“, minaccia Ayman al Zawahiri, il successore di Osama Bin Laden in un messaggio video in cui torna a minacciare l’Occidente.

Al Zawahiri lancia anche un invito alla comunità afroamericana, sfruttando le crescenti tensioni razziali negli Stati Uniti e utilizzando anche un audio con la voce di Malcom X: “Aderite all’Islam, diventate musulmani, ribellatevi alle leggi dei bianchi e combattete”.

Intanto Obama ha parlato alla nazione con un videomessaggio: “La paura del terrorismo non deve stravolgere i nostri valori, e non dobbiamo seguire chi vorrebbe dividerci o reagire in una maniera che intacchi il tessuto della nostra società”, le parole rivolte da Barack Obama nel suo discorso settimanale agli americani. “Era un giorno iniziato come tutti gli altri”, ha proseguito il presidente, “è divenuto il più buio della nostra storia. Solo salvaguardando i nostri valori rispetteremo l’eredità di coloro che abbiamo perso”.

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