Alunna disabile discriminata: Ministero condannato a risarcirla

Redazione

Cronaca

Alunna disabile discriminata: Ministero condannato a risarcirla
La sentenza di condanna, la prima del genere in Italia, è stata possibile grazie al lavoro di due avvocati monrealesi

22 Luglio 2016 - 14:52

Una pagina storica in materia di tutela degli alunni disabili, quella scritta dal Tribunale di Caltanissetta, che ha accertato la condotta discriminatoria del Ministero dell’Istruzione, per la mancata attribuzione di un insegnante di sostegno. La vicenda prende spunto dalla mancata attribuzione, ad un alunna di una Scuola Primaria della Provincia di Caltanissetta, da parte del Ministero dell’Istruzione, di un numero di ore di sostegno così come richiesto dalla Direzione Didattica.

Il genitore della minore, di fronte alla palese ingiustizia, si è rivolto all’Anief, sindacato da sempre in prima linea nella lotta contro gli abusi del Miur, e assistito dagli avvocati monrealesi Walter Miceli, Graziano Baglio e Fabio Ganci, ha portato davanti al Tribunale di Caltanissetta, proprio il Ministero.

I legali, prendendo spunto dalla tutela del diritto all’istruzione prevista dalla Costituzione, dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, hanno fin da subito sostenuto che la scelta discrezionale dell’amministrazione scolastica di non attribuire l’adeguato “sostegno” didattico al minore disabile era idonea a concretare una discriminazione indiretta.

Tesi accolta dal Tribunale di Caltanissetta in toto, come le richieste degli avvocati, e ha condannato la condotta, definita discriminatoria, del Ministero dell’Istruzione, ordinandone l’immediata cessazione ed emettendo un provvedimento che, oltre a risarcire il danno subito dal minore, si pone come pietra angolare nel sistema della tutela del “sostegno” didattico ai minori disabili. Il Tribunale, ha condannato il Ministero a risarcire l’alunna e al pagamento delle spese legali.

Soddisfatti i legali dell’Anief che affermano: “Le trionfalistiche dichiarazioni del Ministro Giannini sulla totale copertura dei posti di sostegno sono soltanto uno spot elettorale sbiadito e smentito dalla realtà dei fatti. Nei prossimi giorni il Tribunale di Caltanissetta emetterà altri provvedimenti identici, e altri ancora saranno emessi da altri Tribunali d’Italia. Questa pronuncia conferma la bontà delle battaglie che conduciamo da anni al fianco dell’Anief“.

“Ci auguriamo che il Ministero risolva, davvero, in nodo definitivo, il problema della carenza di organico nel “sostegno”, rendendo giustizia sia ai docenti specializzati sul sostegno, che da anni vivono una condizione di precarietà, sia ai minori disabili consentendogli di superare, realmente, e non solo a parole, la situazione di svantaggio con l’attribuzione di un adeguato “sostegno” didattico. In caso contrario – concludono gli avvocati – a partire dai prossimi giorni, porteremo alla cognizione di tutti i Tribunali d’Italia casi identici a quello per cui oggi si è pronunciato il Tribunale di Caltanissetta, con conseguenti ingenti condanne al risarcimento dei danni”.

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