A Monreale il parcheggio “creativo” indice di maleducazione

Redazione

Cronaca

A Monreale il parcheggio “creativo” indice di maleducazione
La segnalazione di un lettore. Furgone parcheggiato sul marciapiede in via Venero

12 Febbraio 2016 - 13:32

Questa è la foto scattata da un lettore questa mattina in via Venero. Due infrazioni nello stesso istante. Il furgone non solo sosta sul posto riservato ai diversamente abili, ma è anche sul marciapiede, ostacolando il passaggio persino ad un bambino.

E pensare che a 20 metri c’è un parcheggio…

Altre notizie su monrealepress

2 commenti a “A Monreale il parcheggio “creativo” indice di maleducazione”

  1. Francpotter ha detto:

    Tralasciando il concetto di maleducazione, a Monreale ci sono pochissimi parcheggi. In relazione al parcheggio distante circa venti metri, è sempre stracolmo, praticamente è il più vicino alla città, e viene sfruttato da auto dei commercianti, residenti e visitatori (anche perché, si ribadisce, essere il più vicino); inoltre gran parte dello stesso è stato chiuso nel tentativo, a detta dell’associazione che ha eseguito ed ottenuto tale provvedimento, di rigenerare e creare aree verdi nella città. Siamo d’accordo; il verde deve essere tutelato, ma considerata l’emergenza palesata, ossia la penuria di parcheggi, con tutte le aree verdi fatiscenti presenti a Monreale tali da dover essere bonificate, proprio il parcheggio dovevano chiudere? Sveglia!!!!!

  2. Carlo ha detto:

    Egregi,
    Vi serve uno spunto per attaccare l’operato maldestro e selettivo con cui agisce sindaco e giunta del comune di Monreale?
    Ebbene, leggete la delibera di giunta n.20 del 09/02/2016, e vi renderete conto che quando si tratta di amici certe pratiche e certi rimborsi vengono prima di qualsiasi cosa e qualsiasi persona soprattutto se trattasi di persone notabili.
    Inoltre vorrei segnalare altre due situazioni:
    – mai un operatore di sicurezza urbana (polizia municipale) si era visto costretto a pagare di tasca propria un errore formale;
    – deprecabile l’azione del genitore in questione che si è appellata per un mero errore formale e non abbia preso a ceffoni il proprio figlio per l’azione di disubbidienza civile.
    Ecco cosa insegnano ai propri figli: con conoscenze e denaro possiamo infrangere le più elementari norme della nostra società.
    Sperando in un vostro approfondimento della questione sollevata, porgo cordiali saluti alla redazione.
    Carlo

Comments are closed.

Commenta

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it