Monreale, se la raccolta rifiuti in emergenza costa meno del servizio regolare

Redazione

Cronaca

Monreale, se la raccolta rifiuti in emergenza costa meno del servizio regolare
Conti alla mano, con la ditta di Siracusa si spende meno che con l’Ato

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il peggio sembra essere passato. I cassonetti sono vuoti, di rifiuti in giro ce n’è veramente pochi. Sta funzionando (e bene) il servizio della Tech Servizi Srl di Floridia in provincia di Siracusa, a cui il Comune si è dovuto affidare per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti dopo il fallimento dell’Ato. Circa 300 mila (iva compresa) per un mese di servizio e gli oneri del conferimento in discarica. Quasi la metà di quanto costava l’Ato al comune di Monreale, che nell’ultimo periodo versava nelle casse della società ormai fallita, quasi 400 mila per i soli stipendi degli operai. Ma sono altre le differenze che risaltano agli occhi. Se gli operai dell’Ato erano sempre senza mezzi da poter utilizzare, la Tech Servizi sta lavorando con 4 compattatorri con autisti ed 8 operatori; 7 autocarri con vasca ribaltabile con manovratori e 7 operatori; 2 mezzi meccanici a caldo con un operatore di supporto; 3 operatori per lo spazzamento. A questi si sono aggiunti un bobcat ed un altro compattatore per i ritiri domenicali. Il territorio è pulito (certo non splendente), ma meglio di come ce lo ricordavamo. In sole tre ore la Tech Servizi e cioè dalle 5 alle 8, completa il giro delle postazioni dislocate su tutto il territorio. Tanto che la ditta di Floridia, con i suoi operai, sta effettuando la manutenzione dei cassonetti a titolo gratuito (compresa la sostituzione delle ruote mancanti o distrutte) per impegnare il tempo in eccesso che rimane. Da lunedì il conferimento dei rifiuti non avverà più a Bellolampo, ma tornerà a Siculiana o Catania. Questo inciderà sui costi del contratto tra Comune e Tech Servizi, ma Capizzi ha fatto sapere che si tratterà di poca roba. Semmai, adesso, è il caso di porsi delle domande, visto che la situazione dei rifiuti sembra essere solo all’alba di un problema che ancora non è sorto. Quanto costerà il servizio che sarà proposto dalla Srr? Più o meno dei 300 mila euro con cui oggi viene svolto dalla Tech?  Perché fino ad oggi Monreale ha sborsato milioni di euro per avere un servizio inefficiente, quasi scadente? Le indiscrezioni parlano di un ulteriore aumento dei costi, che inciderebbe sulle tasche dei cittadini. Al momento non si conoscono le cifre ed il nodo più spinoso rimane sempre la questione legata ai contratti dei dipendenti. A cui è stato chiesto un sacrificio economico, ma che comunque non abbatterebbe i costi fin a 300 mila euro al mese. L’Ato è una macchina che è stata concepita male. Ed il suo fallimento ne è la conferma. Adesso si dovrebbe voltare pagina, ma gli “attori” sono sempre gli stessi e all’orizzonte non si profilano grandissime novità. L’amministrazione comunale si muove alla ricerca disperata di soluzioni concrete. La gestione in house, cioè in proprio, appare come quella migliore, ma al momento non convince in pieno il sindaco. Ma la Srr, così come appare, sembra una copia “sputata” dell’ex Ato con il suo carrozzone di soldi, disagi e problemi. Cosa succederà? Al momento ci sono troppe incognite. Di certo la gestione in emergenza continuerà ancora. Intanto, però gli operatori che hanno occupato il comune, hanno distribuito dei volantini (nella foto) dove illustrano i loro dubbi sul lavoro della Tech Servizi e i suoi costi, sugli accordi poco chiari tra sindaci e sindacati e tutto quello che non hanno ancora ricevuto, dopo il fallimento dell'Ato.

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