L'”Oktoberfest” raccontato da un italiano: “Fiumi di birra e tanto rispetto”

Enrico Miceli

Dall'Italia e dal Mondo

L'”Oktoberfest” raccontato da un italiano: “Fiumi di birra e tanto rispetto”
Il racconto di un evento conosciuto in tutto il mondo dal nostro collaboratore che vive in Germania da anni

06 Ottobre 2014 - 12:00

O’Zapft is!

Con questa frase, il 20 Settembre 2014, si è ufficialmente aperta la grande fiera dell’”Oktoberfest”, una delle feste probabilmente più famose al mondo, capace di attirare milioni di visitatori da tutto il pianeta (quest’anno ne sono calcolati circa 7 milioni con quasi 8 milioni di birre spillate).

Ubriachi a parte (in gran parte australiani ed italiani, manco a dirlo), la festa è veramente molto bella,  allegra, spensierata, visitata da intere famiglie, bambini compresi, fino al tardo pomeriggio però, Dopo tutto diventa off-limits e sconsiglio veramente di andarci dopo le 18!

D´altronde, si, sa: le grandi manifestazioni richiamano moltitudini di gente, e quindi é “normale” che dopo un certo orario, si trovino parecchi bagordi in giro, “illuminati” dall´effetto dell´infuso di malto fermentato.

A parte questo, Monaco di Baviera sembra rivivere un ritroso temporale, dal momento che tutti, dai più grandi ai più piccoli, vanno in giro, anche sul luogo di lavoro, vestiti con i Dirdnl ed i Lederhosen, ovvero i tipici vestiti bavaresi che sembrano non conoscere le intemperie del passare del tempo.

Infatti, l’Oktoberfest, conosciuta anche come Festa della Mietitura, fonda le sue origini oltre 200 anni fa. Il primo Oktoberfest si tenne a Monaco dal 12 al 17 ottobre del 1810. In realtà si trattò di una corsa di cavalli organizzata in occasione del matrimonio del principe Ludovico di Baviera e della principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen. Il principe, grande mecenate amato tutt’oggi dai Bavaresi, aprì la festa a tutta la Baviera, per potere fare ammirare la bellezza della sua amata, e fare gustare l’ottima birra bavarese in compagnia. A causa del suo successo inaspettato, venne ripetuta annualmente in onore dell’anniversario del principe, con l’aggiunta successiva di una fiera agricola (la Festa della Mietitura, appunto), danze popolari, musica ed un luna park che man mano divenne sempre più grande. In seguito la festa fu aperta a tutta l´Europa e nel XX secolo divenne famosa in tutto il pianeta.

Quest’anno, come anche gli altri anni da quando vivo in Germania, con la mia famiglia siamo andati anche noi a festeggiare. Proprio così, con la famiglia. Infatti il martedì viene chiamato Familientag, il giorno della famiglia, e tutta la fiera è dedicata a chi ha bambini. Le giostre dell’enorme Luna Park costano la metà, i dolci pure ed ogni Festzelt ( i capannoni che ospitano i birrifici) tiene prenotato qualcosa come 750 tavoli (da 8 posti ciascuno) solo ed esclusivamente per chi ha bambini. O se si preferisce si può entrare all’ Altewiesn, ovvero una ricostruzione di giostre e capannoni risalenti all’inizio del secolo scorso, con meno confusione per immergersi nel passato della festa, rigorosamente vestiti con abiti bavaresi, ovviamente.

Per i bambini c’è l’ Apfelschorl, bevanda a base di acqua frizzante e succo di mela, per i genitori ovviamente un buon Maß (Mass: boccale da un litro) di birra märzen, la tipica birra dell’ Oktoberfest, leggermente più scura e più forte della birra classica. I piatti sono ottimi, anche se “leggermente” più gustosi del normale. D’’altronde è una festa commerciale. Attenzione, qui potremo trovare solo birra di ottima qualità, in quanto solo 6 birrifici sono autorizzati dal consorzio a produrre la Bier’Wiesn, ovvero la birra dell’Oktoberfest: Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu.

Contrariamente a quanto si possa pensare, le macchine in giro in questo periodo sono poche, dal momento che tutti (ubriachi o no) usano i mezzi pubblici. La polizia in questo periodo è presente praticamente dietro ogni angolo, ed è impossibile mettersi alla guida avendo bevuto.

Ovviamente, dopo una buona birra accompagnato da un buon tipico piatto bavarese, non può mancare una bella passeggiata a Monaco, lungo le sponde dell’Isaar o a Mariennplatz, tra i negozi del centro, aspettando ansiosamente l’arrivo del prossimo anniversario del principe Ludovico e della sua amata sposa, ed attendendo il prossimo inneggiante: O’Zapft is!

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