Di Matteo: “Sui cani randagi vi dico le verità”

Redazione

Cronaca

Di Matteo: “Sui cani randagi vi dico le verità”
Intervista esclusiva con il sindaco Filippo Di Matteo: “Nessuno provi a mettere in giro la falsità che uccidiamo i randagi con le polpette avvelenate”

18 Maggio 2013 - 10:00

Accalappiacani, polpette avvelenate, presidio sanitario e nuovo canile. Tocca tutti gli argomenti il sindaco Filippo Di Matteo nell’intervista esclusiva che concede al sito MonrealePress.it. Lo fa per dare chiarezza su alcuni punti “che sono stati travisati e su cui si discute da troppo tempo in città” dice il primo cittadino.

Il primo punto è quello sugli accalappiacani: “Non abbiamo una squadra che si occupa di accalappiare i cani – spiega Di Matteo -, abbiamo un dipendente che, dopo aver fatto un corso ed essersi abilitato, è in grado, in caso di emergenza o di necessità, di andare a recuperare il cane e portarlo o a Palermo o nelle strutture adeguate o, ancora, da chi lo vuole tenere in stallo o in affidamento”.

I cani randagi in piazza “non destano preoccupazione perché sono buoni, microchippati, sterilizzati e sono accuditi da un nostro dipendente che gli porta da mangiare. Non hanno mai creato nessun problema alle persone”.

Per quanto riguarda i cani “morsicatori” o aggressivi, questi vengono catturati (ma i casi sono davvero rari, ndr) e portati, nel caso in cui la cattura avvenga di pomeriggio o di sera, “nel magazzino dell’Acetilene in via D’Acquisto – dice Di Matteo – dove rimangono una notte sola prima di essere trasferiti in un’altra struttura”. La gente, però, dice che qualche cane è stato lasciato morire di fame là dentro… “Ma siamo impazziti!– dice Di Matteo – Quel magazzino viene utilizzato solo come stallo temporaneo del cane, se questo viene preso di notte. Il resto sono solo fantasie”.

Il protocollo d’intesa che si sta pian piano definendo con il comune di Palermo dovrebbe portare alla realizzazione di un nuovo canile per far svanire l’emergenza randagismo anche sul comprensorio monrealese. “È stato un incontro proficuo con l’assessore di Palermo Giuseppe Barbera e l’idea di questa struttura sovracomunale ci sembra una soluzione perfetta per far cessare l’emergenza randagi su Palermo e Monreale – spiega Di Matteo -. Abbiamo individuato varie aree, ma quella più idonea ci sembra nei pressi di Giacalone, proprio dove sorgerà il presidio sanitario (leggi l’articolo in questa pagina)”. Il nuovo presidio sanitario servirà, non solo a sterilizzare i cani, ma anche ad essere un pronto soccorso veterinario aperto a tutte le emergenze.

Poi, Di Matteo, ha chiuso la sua intervista sulla vicenda polpette avvelenate. C’è chi dice, gli viene chiesto, di aver visto gettare polpette avvelenate sul territorio per decimare la popolazione dei randagi. “Condanno questi gesti vili e senza senso – conclude Di Matteo -. Noi ci impegneremo ad attivare tutti i canali possibili per tentare di intensificare i controlli. I cittadini devono collaborare con noi segnalandoci questi episodi. Chi maltratta gli animali rischia una condanna penale”.

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